Museo etnografico dei mestieri del fiume “Roberto Coffani”:

Il museo raccoglie reperti, oggetti, attrezzi tipici dei mestieri anticamente praticati sul fiume e fra i canneti della palude.

Data:

10 Agosto 2024

Tempo di lettura:

1 min


Descrizione

Il “Museo etnografico dei mestieri del fiume Roberto Coffani” di Rivalta sul Mincio è stato istituito dal Comune di Rodigo con delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 25/11/2008: con essa si prese atto dell’esistenza della sede espositiva e se ne regolamentò la conservazione e fruizione.

Le origini del museo di Rivalta risalgono tuttavia ad un progetto curato dal Comune di Rodigo e dal  Parco del Mincio nel 1996, quando si costituì un “Centro Visite del Parco del Mincio”, vale a dire una struttura espositivo-didattica agile, pur se scientificamente ineccepibile, capace di stimolare l’interesse dei visitatori per l’ambiente naturale circostante.

Il fiume Mincio, infatti, nel suo percorso di una decina di chilometri da Rivalta a Mantova, forma una vasta palude di quasi 2.000 ettari, la Riserva Naturale Regionale “Valli del Mincio”, una zona umida di eccezionale interesse naturalistico e di importanza internazionale, già riconosciuta come tale dalla Convenzione di Ramsar (Iran) del 1971.

In quello stesso anno 1996, una donazione al Comune di Rodigo da parte del signor Roberto Coffani di numerosi oggetti, arnesi, utensili e reperti tipici del luogo e dei mestieri che vi si praticavano, ha completato la struttura espositiva nel suo complesso e ne ha ampliato le finalità, che da quel momento hanno compreso anche la tutela, conservazione e promozione di tale patrimonio.

Il museo si trova in via Porto a Rivalta sul Mincio, frazione del Comune di Rodigo, in un antico edificio rurale completamente ristrutturato, il loghino Ariello, affacciato sulla riva del fiume.

Il percorso espositivo è suddiviso in diverse sezioni: le prime illustrano la geomorfologia del territorio mentre le successive ricostruiscono la storia della presenza dell'uomo, dalle palafitte, agli insediamenti Etruschi, alle regolazioni idrauliche medievali e rinascimentali, fino ai giorni nostri.

Una cucina ricostruita con arredamenti dell'epoca mostra com'era la vita domestica legata alle risorse del fiume. Appostamenti per la caccia, attrezzi e barche da pesca, strumenti e imbarcazioni utilizzati per la raccolta della canna e della carice e un'importante sezione dedicata alla costruzione e riparazione delle barche raccontano il lavoro dell'uomo nella palude.

Ampio spazio espositivo è dedicato anche alla flora e alla fauna della Riserva, per fornire un'idea dell'elevato valore di biodiversità che questo complesso ecosistema racchiude.

Oltre al museo, la cui visita è certamente interessante, il turista che arriva in questo luogo ha la possibilità di noleggiare canoe per escursioni lungo il fiume Mincio in una delle sue parti più suggestive, il tratto da Rivalta a Mantova, passando per Grazie, dove la visita al noto Santuario val bene una sosta. Per chi non se la sente di affrontare il percorso in canoa, o per le comitive numerose, la stessa escursione sul fiume può essere compiuta con una delle grandi imbarcazioni adibite al trasporto dei turisti, che stazionano permanentemente nel porticciolo. Questi natanti sono stati espressamente progettati per navigare in questo tratto di fiume: hanno un pescaggio molto basso, mentre la propulsione è assicurata da motori elettrici, rendendo così l’impatto ambientale molto contenuto.

Il museo è accessibile negli orari di apertura segnalati, con biglietto d’ingresso a pagamento. E' anche possibile prenotare la visita con una guida.

Lunedi: 8.30 - 12.00

Mercoledì: 15.00 - 18.00

Venerdì: 8.30 - 12.30

Sabato: 9.30 - 13.30      15.00 - 18.00

Domenica: 10.00 - 12.00       14.30 - 18.30

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Ultimo aggiornamento: 18/11/2024, 15:08

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