Il Parco Regionale del Mincio, istituito mediante la L.R. dell’8 settembre 1984 n° 27, è classificato come parco fluviale. La gestione del Parco del Mincio è affidata ad un consorzio tra i comuni di Ponti sul Mincio, Monzambano, Volta Mantovana, Marmirolo, Goito, Porto Mantovano, Rodigo, Curtatone, Mantova, Virgilio, Bagnolo S. Vito, Sustinente, Roncoferraro e la provincia di Mantova.
Il Mincio nasce dal lago di Garda e confluisce nel Po dopo aver attraversato circa 70 chilometri di un territorio che conserva i segni del modellamento esercitato dal ghiaccio (il ghiaccio benacense), dall’acqua (il fiume, l’attuale Mincio, ed suoi piccoli affluenti) e dall’intervento dell’ uomo.
Nei diversi tratti del fiume tali agenti hanno dato origine a diversi paesaggi:
Il Parco è inserito in un territorio prevalentemente pianeggiante, ma presenta interessanti emergenze morfologiche connesse alla sua origine, tipiche delle “valli di pianura” formate dai fiumi emissari dei grandi laghi alpini affluenti di sinistra del fiume Po. Alcune porzioni degli ecosistemi più caratteristici (colline moreniche e terrazzi fluviali dell’alto, medio e basso corso del fiume) sono tutelate dalle riserve naturali.
Nel cuore dell’anfiteatro morenico si trova la riserva regionale di “Castellaro Lagusello”, sul terrazzo ghiaioso di Marmirolo si trova la riserva statale di “Bosco Fontana”, sul fondovalle - ghiaioso-sabbioso e umido, a nord-ovest di Mantova - si trova la riserva regionale delle “Valli del Mincio” e sul fondovalle - argilloso-limoso e umido, a sud-est di Mantova - si trova la riserva regionale della “Vallazza”.